Il costo di un sito Web. Parte 2 di 5
di Marco Barontini
Nella prima parte di questo articolo abbiamo preso in esame alcune domande che dobbiamo necessariamente porci prima di procedere con la realizzazione di un sito web e abbiamo visto inoltre il significato di alcuni termini tecnici importanti per capire i meccanismi su cui si regola il mondo dei siti web. Proseguiamo adesso nell'analisi del costo di un sito web cercando di capire quali altri servizi è necessario valutare per avere in piena funzionalità il proprio sito.
Registrare il nome a dominio per il proprio sito web non basta, dobbiamo procurarci anche un contenitore
dove collocare i contenuti (le pagine del sito).
Mi spiego meglio, registrare un nome ([ilnomechevorrei].[qualchecosa]ad esempio: marbaro.it)
equivale a recarsi da un concessionario d'auto e chiedere di acquistare solo
la targa dell'autovettura. La targa diventa di mia proprietà ma di che
me ne faccio se non ho una macchina su cui attaccarla?
In alcuni casi, tuttavia, si tratta di un'operazione indispensabile. Pensate ad una grande azienda che voglia mettere sul mercato un nuovo prodotto che sia contraddistinto da un certo nome (che a titolo di esempio chiamerò "Il Grande Paperino"). Quell'azienda avrà tutto l'interesse a registrare su Internet il nome "www.ilgrandepaperino.it" (o "ilgrandepaperino.com" o "ilgrandepaperino.eu", ecc) in modo che i suoi concorrenti non possano farlo a loro volta creando magari un danno all'immagine di quel prodotto. In questo caso per quell'azienda è davvero importante possedere anche solo la targa, all'auto ci penserà in seguito.
Eccoci arrivati al secondo bivio. La maggioranza dei Registrars permettono di registrare nomi a dominio (questa è la dicitura corretta per un nome tipo "marbaro.it" che d'ora in avanti userò), come quello a cui state pensando, offrendo anche lo spazio (il contenitore) su cui depositare le pagine web. In questo caso il costo può salire da qualche decina di euro (anno) a qualche centinaio di euro (anno), a seconda dei servizi correlati (il numero di caselle di posta elettronica, la quantità di spazio fornito, ecc). Diciamo che un servizio di questo tipo in formato "base", o entry-level, può costare dai 20 ai 50 euro all'anno. Questo sito che state visitando mi costa circa 30 euro all'anno comprensivi di 5 caselle di posta elettronica e spazio web illimitato.
Bisogna però dire che ci sono anche fornitori che mettono a disposizione gratuitamente lo spazio per le pagine web. Di solito lo fanno in cambio di pubblicità all'interno delle nostre pagine. Oppure, non vi chiedono di inserire pubblicità, ma vi offrono una quantità di spazio predefinito (di solito qualche decina di Megabyte) e un'ampiezza di banda limitata (ritornerò su quest'ultimo punto in seguito). Per farvi alcuni esempi di questo genere di fornitori potete visitare il sito di AxSpace (www.axspace.com) o di FreeWebHosting (www.freewebhosting.com). Si tratta solo dei primi due nomi che i sono venuti in mente, se fate una ricerca su Google usando le parole chiave "free web hosting" (ossia "spazio web gratuito") troverete decine di risultati.
In questo caso non avete neppure la necessità di registrare un nome a dominio, questi fornitori di solito vi forniscono un nome del tipo www.[ilnomechevorrei].[ilnomedelfornitore].com oppure www.[ilnomedelfornitore].com/[ilnomechevorrei].
Un esempio? marbaro.axspace.com
Si tratta di uno dei miei primi tentativi di crearmi un sito web.
Questo genere di servizio può andar bene per un sito personale o per una raccolta di foto o anche per una piccola o piccolissima azienda o per il negoziante che vuole mettere sui propri biglietti da visita un indirizzo Internet. Può anche rivelarsi utile nel caso che si voglia registrare solo il nome a dominio e poi farlo "puntare" ad uno di questi spazi Web (è possibile farlo). In questo caso il navigatore che digiterà l'indirizzo del vostro sito verrà automaticamente reindirizzato allo spazio che avete registrato gratuitamente.
Un esempio concreto e reale di questo meccanismo?
Visitate questi 2 siti: www.marcobarontini.it e www.den.unipi.it/marco.barontini/.
Vi sembrano la stessa cosa? Infatti lo sono!
www.den.unipi.it/marco.barontini/ è il mio sito web personale creato sul server della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa (dove lavoravo). Siccome, prima di un riassetto generalizzato degli indirizzi web, il sito rispondeva all'indirizzo www2.ing.unipi.it/~p7255 ed era troppo complicato da scrivere (sulle tastiere "italiane" il simbolo ~ , che si chiama tilde, non c'è...) registrai (per poco meno di 20 euro all'anno) il solo nome a dominio www.marcobarontini.it (senza chiedere il contenitore per le pagine web) e feci in modo che utilizzasse le pagine che risiedono fisicamente sul server di Ingegneria.