Il posizionamento di un sito sui motori di ricerca.
Parte 4
Ultimi passi verso la completa ottimizzazione
Vediamo infine un ultimo aspetto da considerare prima di dare la nostra pagina “in pasto” ai motori di ricerca. All’interno del sorgente di una pagina web troverete quasi sicuramente un tag di questo genere:
<META NAME=“Keywords” CONTENT=“...”>
Questo tag dovrebbe indicare al motore di ricerca quali sono le parole chiave (keywords) da associare il nostro sito.
Le opinioni su questo tag sono molto difformi. Alcuni sostengono che si tratti di un tag ormai obsoleto per gli algoritmi "specializzati" dei motori di ricerca. Altre correnti di pensiero individuano invece in questo tag uno degli elementi caratterizzanti per l'indicizzazione di una pagina. Certo è che anche per questo elemento valgono le considerazioni fatte in precedenza per i tag TITLE e DESCRIPTION, inserire parole chiave diverse dal contesto non produrrà risultati significativi.
Ci sono poi opinioni difformi anche sul suo contenuto. Chi dice che è meglio usare un elenco di singoli termini separati da una virgola, chi dice che i termini vanno separati solo da uno spazio, chi dice di usare più termini associati tra loro separandoli da virgola.
Nel caso della mia pagina sulle ciabatte infradito ho utilizzato questa soluzione:
<meta name=“keywords” content=“ciabatte infradito, sandali estivi, calzature per l’estate, ciabatte uomo, ciabatte donna, sandali donna” />
Come potete notare ho puntato più a “frasi chiave” (Keyphrases) che a singole parole chiave (keywords). Ho cercato di pensare a cosa un navigatore potrebbe inserire nella casella di ricerca di Google per cercare quel tipo di oggetto. Ho scartato i soli termini “ciabatte”, “sandali”, “calzature” in quanto troppo generici che producono sul motore di ricerca migliaia di risultati tra i più disparati. Usando simili termini singoli sarei sicuramente finito in ennesima-pagina, con poche speranze di raggiungere qualche potenziale navigatore. Come volevo che trovassero quella pagina? In primis cercando “ciabatte infradito”, poi con tutte le altre combinazioni di termini. Ho puntato su di una “nicchia” per così dire, una nicchia che tuttavia da i suoi frutti dato che in un mese quella pagina ottiene in media circa 50 visite con punte anche di 90/100 nel periodo estivo.
Sulla lunghezza di questo campo c’è ancora abbastanza differenza di vedute, alcuni sostengono di poter arrivare fino a 255 caratteri, altri dicono di non eccedere oltre i 160. Personalmente ritengo che sia meglio concentrarci sul core-business della pagina e inserire solo poche (ma buone) keyphases.
Tutto qui?
No, assolutamente! Ciò che abbiamo analizzato fino ad adesso sono solo alcuni (diciamo quelli basilari) dei molteplici aspetti da tenere in considerazione quando si vuole ottimizzare una pagina del nostro sito per un motore di ricerca. Le pratiche descritte danno i loro buoni frutti quando andiamo a pubblicare sul web un argomento per così dire “tranquillo”.
Le cose si fanno molto più complicate quando andiamo invece ad “invadere” un campo già saturo di altri siti che trattano lo stesso argomento.
Eccoci quindi arrivati alle ultime 2 domande che ci eravamo posti all’inizio. Creare un sito sugli Hotel di Firenze e pensare di essere indicizzati da Google comparendo subito in prima pagina è abbastanza una… follia…però… qualcosa si può fare.
Come?
Lo illustrerò in un successivo articolo.
Marco [mar::baro] Barontini
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